La tappa di Orgosolo vedrà la restituzione performativa e installativa della ricerca di Claudia Losi  che si interroga sui saperi, le sonorità e le tradizioni tra l’artigianato, il cucito e il ricamo. Con la collaborazione delle donne tessitrici del paese, l’artista genererà non solo trame tessili, ma anche narrazioni, favole,  rinsaldando le relazioni (anche in forma simbolica) con la comunità. Il canto femminile sarà al centro di una ricerca che si colloca all’interno di una più ampia mappa di voci e cammini corali che si attivano nelle maglie del lavoro condiviso. Sempre alla musica è dedicato l’appuntamento a cura della Fondazione Teatro Lirico in dialogo con i protagonisti locali che si chiuderà con una esibizione dei gruppi dei Tenores di Orgosolo. Il viaggio alla scoperta del territorio prevede i percorsi di visita a siti culturali e paesaggistici di grande pregio e alle botteghe artigianali con la possibilità di partecipare al laboratorio di panificazione e alle visite guidate ai murales del centro cittadino e sul Supramonte. Per pranzo sarà possibile vivere l’esperienza gastronomica del pranzo con il pastore gustando esclusivamente prodotti barbaricini. Quarto e ultimo appuntamento con Barbagia Drive, progetto performativo di Cristian Chironi che racconterà performativamente le connessioni  percorrendo al volante di una FIAT 127 special ribattezzata Camaleonte le vie tra Orgosolo e Orani, trasmettendo dialoghi radiofonici  con gli ospiti del festival invitati ad amplificare le narrazioni delle giornate e ad ascoltare aneddoti dal suo progetto  My House is a Le Corbusier. La chiusura della Summer School “Artigiani di comunità”, dedicata ai temi “Rivoluzione del lavoro e generatività”, è affidata a Vittorio Pelligra che approfondirà le opportunità per le aree interne offerte del lavoro smaterializzato e a  Maria Turtur Minervini che racconterà l’esperienza della Fondazione Minervini che porta avanti pratiche generative a fianco agli ultimi della società. In piazza si parlerà di beni comuni e di gestione comunitaria del patrimonio, dell’evoluzione della pratica degli usi civici e dei modelli di gestione comunitaria delle terre verso forme strutturate di commoning  capaci di promuovere la costruzione di nuovi servizi, la valorizzazione integrata delle risorse territoriali e infine la produzione di valore aggiunto, con Enrica Puggioni, project manager esperta in progettazione dei territori su base culturale, Maria Paola Zedda, curatrice artistica del festival Abitare Connessioni, Gabi Scardi, curatrice e critico di arte contemporanea, ed Emmanuele Curti, archeologo, manager culturale e tessitore di reti lunghe.